È successo a tutti noi,
specialmente iniziavamo a sviluppare il primo interesse nella fotografia
e ancora non capivamo esattamente il funzionamento di certe tecniche,
di non sapere come catturare esattamente ciò che vedevamo con il sensore
della fotocamera. Come risultato, magari abbiamo scattato una foto in
un asplendida giornata, con un cielo blu punteggiato di nuvole paffute,
ma il risultato - un cielo slavato - non corrisponde a ciò vedemnmo ad
occhio nudo quando avevamo scattato quell'immagine.
La soluzione a
questo problema molto comune è nel filtro polarizzatore, che quasi
magicamente può aiutare a ritrasformare cieli pallidi in cieli blu,
rimuovere riflessi da ogni materiale, dal vetro all'acqua, e in generale
riduce contrasti troppo aspri e distraenti dalla scena.
Come
funziona? La maggior parte della luce naturale è diffusa in diverse
direzioni, ma alcune volte la luce si muove in un'unica direzione - per
esempio, la luce riflessa dall'acqua viene polarizzata, con tutte le
onde che vibrano sullo stesso asse. Questa è la luce su cui il filtro
polarizzatore ha effetto. Il filtro agisce come una veneziana sul piano
microscopico, bloccando alcune onde luminose e permettendo ad altre di
passare.
Esistono due differenti
tipi di polarizzatore: uno è detto lineare e l'altro circolare. Il nome
può confondere all'inizio, perchè non si riferisce alla forma del
filtro. Infatti un filtro polarizzatore circolare può essere quadrato.
Il nome si riferisce al modo in cui ogni tipo di filtro polarizza la
luce.
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Senza il polarizzatore |
Con il polarizzatore |
Come utilizzare il polarizzatore
I
polarizzatori LEE Filters possono avere forma quadrata o circolare. Il
filtro circolare si aggancia al portafiltri con un adattatore dedicato.
La versione quadrata invece si infila nello slot del portafiltri così
come gli altri filtri - poiché il polarizzatore dev'essere ruotato, in
questo caso va ruotato l'intero portafiltri con eventuali altri filtri
dentro. Per questo motivo la maggior parte dei paesaggisti preferisce il
tipo rotondo che può essere ruotato indipendentemente da tutti gli
altri filtri eventualemente usati.
Come già detto, uno dei principali motivi per usare il polarizzatore è tagliare fuori i raggi luminosi polarizzati del cielo, con l'effetto di rendere il cielo di un blu più intenso nell'immagine finale.
Il
polarizzatore è efficace anche quando ci sono molte nuvole in cielo e
solo piccoli sprazzi di blu - in particolare quando si scatta ad un
angolazione di 90° dal sole. L'effetto polarizzatore è sempre più forte a
questa angolazione rispetto a quando ci si posiziona di fronte al sole o
a 180°, dando le spalle.
Quando si usa il polarizzatore è
necessario un po' di giudizio: si può essere tentati di ruotare il
filtro per ottenere il massimo effetto, ma a volte questo può risultare
in un cielo che sembra ritoccato e falso. Il modo più affidabile per
utilizzare il polarizzatore è toglierlo dalla fotocamera, osservarne
l'effetto guardandoci attraverso man mano che lo si ruota, fermarsi
quando si ottiene l'effetto desiderato e agganciarlo alla fotocamera
mantenendo la posizione. Il risultato rimane più accurato rispetto a
quando si cerca di capire l'effetto attraverso il mirino o il Live-View.
Poiché
il filtro polarizzatore riduce più o meno la quantità di luce a seconda
di quanto viene ruotato, il fattore del filtro varia anch'esso. Di
norma una compensazione di 1.5/2 è sufficiente. Per ottenere una lettura accurata dell'esposizione, attaccate il polarizzatore una volta che avete trovato la posizione desiderata, quindi effettuate la misurazione attraverso di esso.
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Senza il polarizzatore |
Con il polarizzatore |
Sul campo
Il polarizzatore ha un gran numero di utilizzi che vanno oltre il semplice accrescimento della profondità del cielo. È straordinario per esaltare i colori dell'autunno. Se state scattando in una foresta dopo la pioggia, il polarizzatore rimuoverà la patina o riflesso di qualsiasi traccia d'acqua. Questo aiuta a saturare i colori dorati, l'arancio e il giallo che associamo a questo periodo dell'anno. La rimozione dei riflessi enfatizza i colori e l'atmosfera di una scena come questa.
È anche il filtro d'elezione per rimuovere la foschia, permettendo di vedere "più lontano" nell'immagine, in altre parole dando all'immagine una maggiore profondità. Come risultato, permette di scattare anche in condizioni non ideali con buoni risultati.
In breve, permette ai fotografi di scattare in situazioni non ideali. L'effetto può essere particolarmente attraente quando combinato con un filtro a lunga esposizione (es.
Lee Big Stopper o
Little Stopper), e significa che le ore di luce che abitualmente consideriamo "buone" (come di primmo mattino o il tardo pomeriggio) si allungano.
Il ruolo del polarizzatore è di dare all''immagine un "tocco finale", sia rimuovendo da uno scatto a lunga esposizione dei riflessi indesiderati (es. riflessi sulle finestre di un edificio) o rendendo le bolle sulla superfifice dell'acqua più nitide.
E la cosa più importante è che, usando il polarizzatore, non avrete interferenze con altri filtri usati per lo stesso scatto. Ci sono poche occasioni negli scatti di paesaggio in cui un polarizzatore non possa migliorare l'immagine.
Il polarizzatore e gli obiettivi grandagolari
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@ Mark Bauer |
Quando si scatta con obiettivi di focale uguale o inferiore a 28mm, la possibilità di ottenere un cielo non omogeneo aumenta. Ciò significa che il cielo può apparire blu intenso ad un lato dell'immagine e più pallido dall'altra, se usate un approccio con il polarizzatore a 90 gradi. Se il cielo è nuvoloso, questo non è un problema, ma l'unico modo di correggere questa disomogeneità è in post-produzione.
Per quei fotografi che desiderano usare un super-grandangolo (21mm o meno), può verificarsi un problema di vignettatura.
Per evitare questi problemi,
LEE Filters ha ideato
Landscape Polarizer , un polarizzatore il cui sottile design permette di essere usato anche con obiettivi con focale 16-17mm senza vignettature.
Il filtro presenta anche una sottile sfumatura calda che esalta le scene di paesaggio, che alimina la necessità di un filtro warm-up. L'effetto warm-up può essere rimosso, se necessario, in post-produzione.
(Articolo liberamente tradotto dal sito LEE Filters - Tutte le immagini © LEE Filters tranne ove diversamente specificato)